INTERISTI ERETICI - A difesa di una fede. Il forum dei tifosi della Beneamata.

Posts written by J.ZANETTI77

view post Posted: 3/5/2024, 08:00 Sassuolo-INTER - Le partite
sassuolo-inter

Sassuolo-Inter: le probabili formazioni
35ª giornata, sabato 4 maggio ore 20:45


SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Erlic, Ferrari, Doig; Racic, Boloca; Laurienté, Thorstvedt, Bajrami; Pinamonti.
All.: Ballardini.


INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, L. Martinez.
All.: S. Inzaghi.
view post Posted: 28/4/2024, 14:51 INTER-Torino 2-0 - Le partite
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Inter, festa continua: doppio Calhanoglu, Torino battuto 2-0
Una doppietta del turco nella ripresa firma il successo contro i granata, rimasti in 10 per il rosso a Tameze. Nerazzurri osannati da San Siro, prima della festa in campo e per le strade

Una festa che non vuole finire. Troppo bello, troppo atteso. La notte di lunedì consegnata alla storia, con lo Scudetto vinto con cinque giornate d'anticipo e la Seconda Stella a brillare su Milano. Ma la gente dell'Inter aveva voglia di riempire San Siro, di abbracciare fisicamente i Campioni d'Italia, di riempire l'aria di note, cori e applausi. Di vedere, ancora una volta, il gioco bello e unico di questa squadra infinita, che non si ferma nemmeno davanti al traguardo raggiunto. Il 2-0 al Torino ha la doppia firma di Hakan Calhanoglu, ma è soprattutto la celebrazione di uno strapotere devastante. Quando mancano quattro giornate al termine della Serie A l'Inter ha 89 punti, 19 in più della seconda, 24 più della terza.

Siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi. San Siro non ha requie. Cantano tutti gli oltre 70 mila, accompagnano tutti i secondi di questa partita che l'Inter gioca come sempre, pallino del gioco in mano e un orecchio agli spalti, dove si scatena tutta la gioia del popolo nerazzurro. Salutate la capolista, che se ne va. Se ne va lontano, imprendibile per tutti, in uno stadio che si colora di tricolore, che applaude al "pasillo de honor" che il Torino tributa ai nerazzurri prima del fischio d'inizio.

Anche il cielo decide di dare una tregua: la pioggia smette di cadere a ridosso dell'inizio della sfida per regalare la cornice più bella, uno stadio pieno di voglia di festeggiare, dentro a una partita prima lenta e poi più divertente, soprattutto dopo che il Torino rimane in 10 in avvio di ripresa per il rosso a Tameze (fallo da ultimo uomo su Mkhitaryan, lanciato a rete). Il primo tempo non aveva regalato troppi sussulti, con il Torino tutto compatto e alto a pressare in ogni angolo del campo.

Con l'espulsione di Tameze, saltano alcune coperture per il Torino, che capitola al 56' dopo una bellissima azione nerazzurra nell'area granata. Mkhitaryan serve Calhanoglu, il cui sinistro in diagonale è letale. La festa è completa tre minuti più tardi, quando Thuram viene steso in area di rigore. Dal dischetto, implacabile, sempre Calhanoglu: Milinkovic-Savic spiazzato, 2-0 e numeri da record aggiornati per il centrocampista turco, osannato da San Siro. Ben 13 le reti in campionato per Hakan, infallibile come sempre dagli undici metri.

Poi i cambi: entrano Frattesi, Asllani, Sanchez, Arnautovic e Buchanan. L'Inter cambia volto ma non la voglia di comandare il gioco. E mentre i tifosi fanno rimbombare un coro dietro l'altro, va in archivio l'ennesima vittoria del 2024. Un 2-0 che apre la festa: in campo e per le strade della città, con la parata del bus, destinazione Piazza Duomo.

Milano Siamo noi. E i Campioni dell'Italia siamo noi.


INTER - TORINO 2-0 | TABELLINO
Marcatori: 56' Calhanoglu (I), 59' rig. Calhanoglu (I)

INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 6 De Vrij, 95 Bastoni (17 Buchanan 70'); 36 Darmian, 23 Barella (8 Arnautovic 72'), 20 Calhanoglu (21 Asllani 63'), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 63'); 30 Carlos Augusto; 9 Thuram (70 Sanchez 63'), 10 Lautaro.
A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 5 Sensi, 7 Cuadrado, 14 Klaassen, 15 Acerbi, 31 Bisseck, 32 Dimarco.
Allenatore: Simone Inzaghi.

TORINO (3-4-1-2): 32 Milinkovic Savic; 6 Lovato, 4 Buongiorno, 13 Rodriguez (5 Masina 72'); 19 Bellanova, 61 Tameze, 8 Ilic, 20 Lazaro (27 Vojvoda 63'); 28 Ricci, 16 Vlasic; 91 Zapata (9 Sanabria 63').
A disposizione: 1 Gemello, 71 Popa, 11 Pellegri, 17 Kabic, 21 Okereke, 25 Dellavalle, 30 Silva, 79 Savva.
Allenatore: Ivan Juric.

Espulso: Tameze (T) al 49'
Recupero: 2' - 5'.

Arbitro: Ferrieri Caputi.
Assistenti: Di Monte, Trasciatti.
Quarto ufficiale: Marchetti.
VAR: Di Paolo.
Assistente VAR: Aureliano.


Fonte:
inter.it
view post Posted: 27/4/2024, 08:00 INTER-Torino 2-0 - Le partite
inter-torino

Inter-Torino: le probabili formazioni
34ª giornata, domenica 28 aprile ore 12:30


INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, L. Martinez.
All.: S. Inzaghi.


TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Vojvoda; Vlasic; Sanabria, Zapata.
All.: Juric.
view post Posted: 24/4/2024, 22:22 COPPA ITALIA 2023/2024 - Serie A
Semifinali

Andata

Fiorentina-Atalanta 1-0
Juventus-Lazio 2-0

Ritorno

Atalanta-Fiorentina 4-1
Lazio-Juventus 2-1


Finale

Atalanta-Juventus
view post Posted: 23/4/2024, 08:00 INTER CAMPIONE D'ITALIA 2023/2024 - Società
20240423-015804

IM2STARS | Inter Campione d'Italia 2023/2024: Scudetto e Seconda Stella

Cucire, scrivere, imprimere, brillare. Trionfare. Sono i verbi che accompagnano questo momento di storia, questa notte bella, questa stagione. Sono le parole che escono di nuovo dal nostro vocabolario, che tornano a riempire i nostri giorni, le nostre conversazioni. Sono i momenti per i quali viviamo, sempre nell'attesa di qualcosa che vogliamo così intensamente, e che quando arriva, quando tocchi con mano, non ti sembra vero, tanto è bella.

Cuciamo lo Scudetto sulle nostre maglie, si disegna un tricolore stupendo sul nerazzurro delle nostre vite. Scriviamo al mondo che siamo Campioni d'Italia e nello stesso momento ecco la Seconda Stella: brilla sulla nostra città, sul nostro stemma, sulle nostre divise. Non c'è gioia piena senza un percorso impegnativo, non c'è soddisfazione se quello che riesci a ottenere non te lo sei sudato fino in fondo. Questo tragitto l'abbiamo fatto tutti insieme: società, staff, allenatore, giocatori, tifosi, in Italia e nel mondo.

Ci sono nomi che diventano filastrocche, se messi in fila. Ma ci sono anche discorsi che, meglio di altri, spiegano come si arriva su vette così alte. Simone Inzaghi, il nostro allenatore, con la stessa lucidità con cui disegna tattiche fantastiche, ha descritto il viaggio nerazzurro. Partito dalle lacrime asciugate da un orgoglio immenso, proseguito con vittorie, scontri epici, viaggi indimenticabili. Tutto, mano nella mano: giocatori e tifosi, club e staff. Una famiglia unita, accompagnata da un calore costante, da note che ormai sono la colonna sonora delle nostre giornate. E da trofei: otto, quelli conquistati con il nostro Presidente, Steven Zhang.

Giriamo l'Italia per te, Inter. Facciamo tutti quei chilometri. Abbiamo sognato il Tricolore, lo abbiamo voluto tanto. E abbiamo accompagnato una cavalcata straordinaria, assistendo a partite incredibili, a giocate stupende, a notti da Inter, da cuore in gola. Non contiamo gli applausi, tanti quanti le presenze incredibili allo stadio, sempre pieno, sempre al fianco dei ragazzi.

Capitan Lautaro condottiero di una squadra bellissima, piena di talento, determinazione, passione. La corsa in campionato è stata fantastica, come solo le grandi formazioni nella storia dell'Inter hanno saputo fare. E la voglia non si arresta, anzi si rinnova: quando arrivi in cima, non vedi l'ora di raggiungere un altro traguardo. Festeggiamo il presente, pensiamo già ai traguardi futuri.

116 anni fa i Soci Fondatori hanno scelto i colori del cielo e della notte, l'azzurro e il nero, prima di aggiungere l'oro delle stelle. Sono i colori della nostra essenza. E ogni sera, guardando il cielo all'apparire delle stelle, da oggi ne scorgeremo un'altra, la più luminosa. E' la seconda stella, è la stella dell'Inter.


Fonte:
inter.it
view post Posted: 23/4/2024, 00:29 Inzaghi: "Scudetto vinto ai primi di marzo, oggi finalemente la matematica" - Allenatore
Inzaghi

Inzaghi a ITV: "Scudetto vinto ai primi di marzo, oggi finalemente la matematica"

Il tecnico dell'Inter Simone Inzaghi commenta così a Inter TV il suo primo Scudetto da allenatore, vinto oggi matematicamente grazie al successo nel derby: "C'è un mix di emozioni che voglio condividere con tutta la famiglia Inter, abbiamo vissuto una stagione incredibile. Sono contentissimo di allenare questo gruppo, sei trofei e una finale di Champions erano un qualcosa di inimmaginabile che però si è concretizzato. Abbiamo vinto un campionato ai primi di marzo, oggi abbiamo avuto la matematica e siamo davvero felicissimi".


Fonte:
fcinternews.it
view post Posted: 23/4/2024, 00:23 Milan-INTER 1-2 - Le partite
milan-inter

Solo Inter: derby nerazzurro, siamo Campioni d'Italia!
La vittoria per 2-1 sul Milan, con i gol di Acerbi e Thuram, regala all'Inter il 20° Scudetto della propria storia! Un trionfo meritato e storico: l'Inter si cuce sul petto la Seconda Stella

Un'enorme bandiera nerazzurra sventola sul prato di San Siro. E' grande, ha due stelle d'oro. Al centro, un tricolore. Il numero è il 20. I giocatori interisti, quel gruppo fantastico, quel gruppo commovente, corrono sotto ai tifosi, dentro uno stadio che si svuota perché i padroni di casa devono lasciare lo spazio per la festa. Salta, Nicolò Barella. Federico Dimarco si arrampica sulla porta assieme al capitano, Lautaro Martinez. Si balla, con una voce che sovrasta tutto. Il derby è appena finito e sotto la pioggia di Milano, le maglie nerazzurre riempiono il prato, lo illuminano. L'Inter è Campione d'Italia, è Campione d'Italia per la 20esima volta. E' campione nello stadio della città, dentro un derby da trasferta, l'ennesimo vinto. Dominato per lunghi tratti, combattuto. Vinto, come sempre. Ci sono le firme di Acerbi e Thuram sull'ultimo atto di questa corsa folle. Dopo 33 giornate sono 86 i punti in classifica, 17 in più dell'immediata inseguitrice, il Milan, appunto.

Ride, Simone Inzaghi. Condottiero unico di un gruppo fantastico, artefice di successi a ripetizione. Ha cucinato la ricetta perfetta, una squadra praticamente senza macchia che ha dominato, in lungo e in largo, con numeri pazzeschi. Lo Scudetto arriva, come detto, in fondo a un derby duro, a lungo dominato, poi sporcato da un finale pieno di tensione con tre espulsioni (Dumfries, Hernandez, Calabria). Sommer e le sue parate, Pavard insuperabile, Barella onnipresente. Poi Thuram, imprendibile, scattante, letale. La vittoria non è mai stata in discussione, ad eccezione di minuti finali un po' casuali e isterici, comunque dolci per tutto il popolo interista. Che fa festa, senza sosta.

LA PARTITA

Un rombo assordante, sotto una pioggia incessante, dentro un lunedì di aprile vestito da notte d'inverno. Fa freddo, tanto, ma non si sente. Il sangue che scorre nelle vene di tutti i presenti è bollente, aiuta a creare un clima incandescente. Non c'è meteo che tenga: il derby di Milano scalda tutti. Da una parte il popolo nerazzurro gasa i ragazzi di Inzaghi: li sprona all'ultimo passo verso il traguardo tanto sognato, tanto sudato. Dall'altra parte la volontà di mettere in pausa una festa che vuole iniziare, e non finire. E allora via, dentro a un derby potenzialmente storico.

Inter, subito. Bella, geometrica, rampante. Tocchi e imbucate, spazi guadagnati, corse eleganti. Thuram in profondità, Bastoni che sventaglia. Tutto il repertorio, tutte le cose belle che hanno abituato i tifosi nerazzurri. Milan in attesa, pronto a ripartire. Al minuto 18' il popolo nerazzurro sussulta: il corner di Dimarco, spizzato da Pavard, recapita il pallone sulla testa di Acerbi. Il colpo di testa è preciso, la corsa con il cuore verso i tifosi impazziti di gioia certifica l'1-0.

Meritato, e purtroppo non rimpinguato. L'Inter affonda con ferocia, ma Lautaro fallisce il raddoppio da pochi passi. Gli spunti del Milan sono affidati a Leao, schierato centravanti: Sommer è attento e ha anche la copertura di un Pavard in formato mondiale. Super Benji, come tutti i ragazzi nerazzurri, elettrici al punto giusto. Thuram di destro bacia il palo con un piatto che aveva fatto gridare al gol: sempre 1-0, purtroppo.

Il finale di tempo è apertissimo: si gioca faccia a faccia, da area a area. Sommer compie una prodigiosa parata su Calabria, sul ribaltamento di fronte Maignan dice no a Mkhitaryan. Può succedere di tutto, con il contropiede di Dimarco non finalizzato proprio allo scadere di tempo. Che match.

Chi lo marca, Marcus Thuram? Imprendibile. Vola, dall'inizio alla fine del match. Controlla palloni e scatta, scappa, scarta. Al quarto minuto della ripresa rientra e calcia di destro, un tiro rasoterra che sorprende Maignan e fissa il 2-0. Delirio, sotto alla curva dei tifosi nerazzurri. Inter da pazzi, Milan senza idee. Il clima si scalda: la coltre di fumo dei fumogeni scende sul prato del Meazza in una partita che di fatto si sporca. Meno spettacolo, più battaglia. Sommer è l'uomo della notte: respinge il tiro di Hernandez, tiene a distanza i rossoneri. L'Inter accelera di meno, il Milan invece gioca tutte le carte offensive e va all'arrembaggio. Come? In maniera furiosa, anche disordinata, ma a volte con buoni risultati. Sommer è di nuovo super su Gabbia, non può nulla su Tomori che a 10' dal novantesimo riapre il match.

Si lotta, non c'è altro da fare. Si soffre, il traguardo è vicino. Servono forze e nervi saldi. Quelli di Pavard, mostruoso nelle chiusure, ad esempio. Il match deflagra al novantesimo. La tensione altissima porta a tre cartellini rossi: prima Dumfries e Theo Hernandez, espulsi per un acceso diverbio a centrocampo. Poi Calabria, out per un colpo al volto a Frattesi. Tensione, palloni lottati, corner da difendere. Il cuore della squadra di Inzaghi è infinito, commovente. Nessuno si scompone: l'obiettivo da centrare è lì, arriva dopo otto minuti di recupero. Colombo fischia, l'Inter è Campione d'Italia.

Siamo noi.


MILAN-INTER 1-2 | TABELLINO
Marcatori: 18' Acerbi (I), 49' Thuram (I), 80' Tomori (M)

MILAN (4-2-3-1): 16 Maignan; 2 Calabria, 46 Gabbia, 23 Tomori, 19 Hernandez; 14 Reijnders (9 Giroud 53'), 7 Adli (4 Bennacer 68'); 80 Musah (17 Okafor 77'), 8 Loftus-Cheek (21 Chukwueze 68'), 11 Pulisic; 10 Leao.
A disposizione: 57 Sportiello, 69 Nava, 15 Jovic, 30 Caldara, 38 Terracciano, 42 Florenzi.
Allenatore: Stefano Pioli.

INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 95 Bastoni (6 De Vrij 88'); 36 Darmian (2 Dumfries 84'), 23 Barella (16 Frattesi 77'), 20 Calhanoglu (21 Asllani 84'), 22 Mkhitaryan, 32 Dimarco (30 Carlos Augusto 77'); 9 Thuram, 10 Lautaro.
A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 5 Sensi, 7 Cuadrado, 8 Arnautovic, 14 Klaassen, 17 Buchanan, 31 Bisseck, 70 Sanchez.
Allenatore: Simone Inzaghi .

Ammoniti: Barella (I), Lautaro (I), Hernandez (M), Gabbia (M), Tomori (M)
Espulsi: Dumfries (I), Hernandez (M), Calabria (M)
Note: ammonito Simone Inzaghi (I)
Recupero: 1' - 8'.

Arbitro: Colombo.
Assistenti: Meli, Alassio.
Quarto ufficiale: Massa.
VAR: Marini.
Assistente VAR: Mariani.


Fonte:
inter.it


:bandinter: :bandinter2: :birra: :ola: :inter:
:bandinter: :godo: :ola:
view post Posted: 21/4/2024, 08:00 Milan-INTER 1-2 - Le partite
milan-inter

Milan-Inter: le probabili formazioni
33ª giornata, lunedì 22 aprile ore 20:45


MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Adli, Reijnders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud.
All.: Pioli.


INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, L. Martinez.
All.: S. Inzaghi.
view post Posted: 15/4/2024, 00:15 Inzaghi: "Manca poco al traguardo: continuiamo a lavorare" - Allenatore
Inzaghi

Inzaghi: "Manca poco al traguardo: continuiamo a lavorare"
Le parole del tecnico nerazzurro dopo il pareggio contro il Cagliari

Pareggio per l'Inter contro il Cagliari: i nerazzurri si riportano a +14 sul Milan secondo in classifica, prossima avversaria in campionato degli uomini di Simone Inzaghi il prossimo 22 aprile. Un punto che avvicina l'Inter al traguardo, che però deve ancora essere conquistato, come ha sottolineato il tecnico nerazzurro nell'immediato post partita:

“Sapevamo che il Cagliari era in salute, non ha mai mollato e abbiamo sofferto un po' le loro ripartenze, sia nel primo sia nel secondo tempo. Ci dispiace perché siamo andati in vantaggio due volte e volevamo la vittoria davanti ai nostri tifosi, siamo vicini a un grandissimo obiettivo ma mancano ancora i punti che ci possono dare la certezza matematica. Abbiamo concesso qualcosa, sul primo gol dovevamo lavorare meglio di reparto e stringere di più, il secondo invece è abbastanza casuale, poi però abbiamo preso una ripartenza pericolosa su un nostro angolo nel finale: solitamente lavoriamo meglio sui contropiedi dell'avversario, ma il Cagliari è in forma e i loro attaccanti venivano incontro e andavano bene in profondità. Conosciamo il nostro percorso e come siamo arrivati qui, siamo vicini al traguardo ma mancano sei partite e 18 punti, bisogna rimanere sul pezzo, ma su questo non ho dubbi: i ragazzi hanno lavorato benissimo questa settimana.Ci farebbe piacere vincere contro il Milan, prepareremo un grandissimo derby per giocarlo nel migliore dei modi: se il traguardo verrà tagliato lì meglio, altrimenti ci proveremo nelle partite successive, sicuramente loro vorranno fare il loro meglio davanti ai loro tifosi. Prepareremo questa partita come sempre, analizzando la gara di oggi per arrivare nel migliore dei modi a lunedì, cercando di portare tutti i giocatori a disposizione per fare le scelte migliori. Sappiamo cosa rappresenta un derby e cosa ha rappresentato in questi anni per noi: rispetteremo il Milan come abbiamo sempre fatto nei precedenti. I derby a Roma e Milano sono molto intensi, l'anno scorso in semifinale di Champions è capitato dopo tantissimo tempo, a Roma mi è successo in una semifinale di Coppa Italia: ne ho giocati tanti, ne ho vinti molti per fortuna, qualcuno l'ho anche perso, ma l'importante sarà preparare la partita nel modo migliore. ”


Fonte:
inter.it
view post Posted: 15/4/2024, 00:11 INTER-Cagliari 2-2 - Le partite
inter-cagliari

Inter rimontata due volte, col Cagliari è 2-2
La squadra di Inzaghi viene fermata sul 2-2 a San Siro: dopo il vantaggio di Thuram e il pareggio di Shomurodov, ancora nerazzurri avanti con Calhanoglu. Nel finale il pareggio di Viola. Inter ancora a +14 sul Milan

Il rombo di San Siro, la voglia di un intero popolo, il caldo anomalo di una notte di aprile davvero imprevedibile. Inter-Cagliari è una partita senza spartito, guidata dalla voglia di avvicinarsi ancora di più all'obiettivo. Un moto generale, squadra e tifosi, giocatori e pubblico: un frastuono assordante che accompagna lo scorrere del cronometro, le giocate sul prato del Meazza. Tremano, gli spalti. Al gol di Thuram, a quello di Calhanoglu. Non c'è vittoria, però, in fondo a questa partita: il Cagliari è aggrappato alla voglia di rimanere in Serie A e come sempre resta in piedi. Pareggia una prima volta, lo fa una seconda. Nel finale sfiora anche il colpaccio, dentro un recupero pieno di ribaltamenti di fronte. 2-2: c'è anche questo, dentro al campionato che l'Inter sta conducendo. Sono sempre 14 i punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Lunedì 22 aprile il prossimo turno, appunto: il derby.

Pavard e Lautaro squalificati, negli undici ci sono Bisseck e Sanchez. L'avvio è ruggente: la gente spinge, i giocatori avanzano. Barella scalda subito i guanti a Scuffet, Sanchez dà i primi segnali di imprendibilità. Il Cagliari vive sulle invenzioni di Luvumbo, pericoloso con un sinistro a giro. Ma è Sanchez l'uomo in più: perfetto il suo assist per Thuram, implacabile in area di prima a battere Scuffet per l'1-0. L'esultanza è una dedica a capitan Lautaro, in tribuna.

L'Inter va avanti e prova a controllare tutto il gioco. Il clima al Meazza è fantastico: non c'è soluzione di continuità, tutti cantano, saltano. Bello, bellissimo. Ma si gioca, intanto. I nerazzurri combinano bene, trovano un super gol con Barella - annullato per fuorigioco -, strappano applausi. Ranieri corre ai ripari: cambio tattico alla mezz'ora per risistemare la squadra.

Come nel primo tempo, anche nella ripresa l'Inter parte a tutta, per provare a chiudere il match. Dimarco al volo trova la deviazione in corner di Scuffet, bravo in molte circostanze nel match. Al 19' il pareggio: su un lungo lancio di Obert, Luvumbo trova la sponda per Shomurodov, che fulmina Sommer. 1-1 e tutto da rifare.

San Siro non viene gelato, e infatti l'Inter riparte a tutta, sospinto da un grande Barella, dalle incursioni di Dimarco, da un ottimo Sanchez, sempre pericoloso. Al 27' del secondo tempo un fallo di mano di Mina regala il penalty all'Inter: Calhanoglu, come sempre, è implacabile. 2-1 e statistiche aggiornate: 9/9 nel campionato 2023/24 dal dischetto, 16/16 con l'Inter.

Non basta. I cambi rivoluzionano il finale di gara. Il Cagliari gioca le carte Lapadula e Viola che confezionano - complice una dubbia sponda - il 2-2 al minuto 83'. Incredibile, ma vero. D'altronde il Cagliari ha abituato a finali roventi. Così si apre una coda di match ancora più imprevedibile, con ribaltamenti di fronte e qualche rischio. Il Cagliari, in contropiede, va addirittura vicino al colpaccio, mentre l'Inter con grande cuore va tutta avanti, ma l'assalto questa volta non porta i tre punti.


INTER-CAGLIARI 2-2 - TABELLINO
Marcatori: 13' Thuram (I), 64' Shomurodov (C), 74' rig. Calhanoglu (I), 83' Viola (C)

INTER (3-5-2): 1 Sommer; 31 Bisseck, 15 Acerbi, 95 Bastoni (17 Buchanan 86'); 36 Darmian (2 Dumfries 76'), 23 Barella, 20 Calhanoglu, 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 64'), 32 Dimarco (30 Carlos Augusto 76'); 9 Thuram, 70 Sanchez (8 Arnautovic 76').
A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 5 Sensi, 6 De Vrij, 7 Cuadrado, 14 Klaassen, 21 Asllani.
Allenatore: Simone Inzaghi.

CAGLIARI (3-4-2-1): 22 Scuffet; 17 Hatzidiakos (23 Wieteska 88'), 26 Mina, 33 Obert; 99 Di Pardo (28 Zappa 78'), 29 Makoumbou, 25 Sulemana, 27 Augello; 21 Jankto (16 Prati 29'), 77 Luvumbo (10 Viola 78'); 61 Shomurodov (9 Lapadula 78')
A disposizione: 1 Radunovic, 18 Aresti, 4 Dossena, 34 Mutandwa, 37 Azzi, 70 Gaetano.
Allenatore: Claudio Ranieri.

Ammoniti: Prati (C), Mina (C)
Recupero: 1' - 5'.

Arbitro: Fourneau.
Assistenti: Palermo, Garzelli.
Quarto ufficiale: Camplone.
VAR: Di Bello.
Assistente VAR: Valeri.

Squalificati: Lautaro, Pavard (I); Deiola, Nandez (C).
Diffidati: Mkhitaryan (I); Dossena, Luvumbo, Pavoletti (C).


Fonte:
inter.it
view post Posted: 13/4/2024, 08:00 INTER-Cagliari 2-2 - Le partite
inter-cagliari

Inter-Cagliari: le probabili formazioni
32ª giornata, domenica 14 aprile ore 20:45


INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Sanchez.
All.: S. Inzaghi.


CAGLIARI (4-2-3-1): Scuffet; Zappa, Mina, Dossena, Augello; Sulemana, Makoumbou; Oristanio, Gaetano, Luvumbo; Lapadula.
All.: Ranieri.
view post Posted: 8/4/2024, 22:59 Inzaghi: "Questa squadra mi emoziona sempre" - Allenatore
Inzaghi

Inzaghi: "Questa squadra mi emoziona sempre"
Una rimonta di carattere contro l'Udinese con il gol realizzato da Frattesi al 95': il commento di mister Simone Inzaghi al termine della sfida

Una vittoria pazzesca, arrivata al quinto minuto di recupero del secondo tempo. Una rimonta di carattere con un gol che ha fatto esplodere la squadra in campo e i tifosi che l'hanno seguita a Udine. Mister Simone Inzaghi ha commentato così la vittoria sull'Udinese al termine della sfida:

“I ragazzi stanno facendo qualcosa di straordinario e mi emozionano sempre: vedere questo cuore nelle difficoltà è una soddisfazione enorme. Ho degli ottimi giocatori che danno sempre tutto, abbiamo fatto 26 vittorie su 31 partite, ma non dobbiamo guardare tabelle e calcoli. Faccio i complimenti all'Udinese, ha fatto una grande gara, perdere così dà fastidio, ma con la loro organizzazione e tenacia possono sicuramente salvarsi. Ho la fortuna di avere una squadra che mi segue quotidianamente, l'unica cosa che posso rimproverare stasera è quella brutta ripartenza su cui Mkhitaryan ha fatto un salvataggio incredibile, un'azione emblematica di questo gruppo. Guardiamo solo al nostro percorso, non abbiamo rimpianti: abbiamo dato tutto quello che avevamo anche in Europa, il calcio non perdona ed è andata così ma stiamo facendo da tre anni risultati straordinari anche in Champions League. Si è creata un'incredibile sinergia tra squadra, pubblico e Società: i tifosi ci trascinano sempre. È una vittoria che volevamo a tutti i costi, sappiamo che mancano 8 punti per la matematica e dobbiamo tenere alta la concentrazione. ”


Fonte:
inter.it
view post Posted: 8/4/2024, 22:56 Udinese-INTER 1-2 - Le partite
udinese-inter

Frattesi al 95'! Delirio Inter, Udinese battuta 2-1
Con una rete del centrocampista in pieno recupero i nerazzurri completano la rimonta, vincono a Udine e tornano a +14 sulla seconda. Partita durissima, raddrizzata dal rigore di Calhanoglu e vinta nel finale!

Corri, Davide. Corri verso quella palla che tutti noi volevamo spingere in porta. Corri dai tuoi compagni, in panchina. Corri sotto ai tifosi nerazzurri. Non è San Siro, ma lo stadio di Udine è solo nerazzurro. Vibra. Vibra sotto ai colpi di una squadra mai doma, unita, fiera. Si mischia tutto: la gioia, il delirio, gli abbracci e le urla. Un pallone da spingere oltre la linea, oltre Okoye, portiere col mantello di Superman. Quel pallone che entra, al minuto 95, è un macigno: è il gol del 2-1, è un gol da 3 punti, è il gol del nuovo +14.

Mancano 7 partite e l'Inter non rallenta, non può farlo. Nemmeno quando va sotto quasi per caso, nemmeno quando si trova davanti un portiere in serata di grazia. Testa bassa, idee e piedi fini: ricetta unica per non lasciare nulla per strada. Avanti tutti, all'arrembaggio, con coraggio, con tre punte, con gli esterni, con i difensori in attacco. La voglia di vincere che vale più di ogni altra cosa. Prima il rigore perfetto di Calhanoglu, poi la spinta, continua. Il sole è già sceso, l'eclissi non ha oscurato la luce nerazzurra. Brilla solo l'arancio delle nostre maglie: il tiro di Lautaro, la parata, il palo. E poi, Davide Frattesi. Come contro l'Helllas, lì, pronto a insaccare, pronto a correre sul prato verde, inseguito dai compagni, una gioia incontenibile, un abbraccio infinito.

11 tiri a 3, 78% di possesso palla, 17 tocchi nell'area avversaria (contro 1), 5 conclusioni negli ultimi 16 metri, il triplo dei passaggi totali. Il primo tempo è a senso unico, ma il calcio si sa non è una scienza esatta ed ecco che a Udine, al riposo, c'è la squadra di casa, in vantaggio.

Sembra assurdo, ma l'andamento del primo tempo al Bluenergy Stadium non fa altro che far crescere il rammarico tra le file nerazzurre. Un'Inter ben disposta, con idee chiare, gamba svelta, voglia di mettere gli avversari all'angolo. Di fronte, la squadra di Inzaghi, si trova uno straordinario Maduka Okoye, portiere nigeriano dell'Udinese. Con le sue parate su Calhanoglu e Lautaro il numero 40 tiene in piedi l'Udinese e anzi dà la chance alla sua squadra di trovare il vantaggio.

Le transizioni dell'Inter funzionano, anche i palloni che arrivano dalla sinistra. Poi Calhanoglu: ispirato, con voglia di segnare. Calcia da ogni posizione ma trova le risposte super di Okoye. L'Inter c'è, gioca bene, prova a insistere proprio quando l'Udinese fa più fatica. La squadra di Cioffi però ha uno schema preciso: lavorare sulle imperfezioni nerazzurre. Quando l'Inter sbaglia appoggio, ecco che la palla recuperata si trasforma in velenosa. Succede proprio così al 40': un'innocuo pallone a metà campo, che poi finisce largo sulla destra. Samardzic si accentra e calcia senza velleità di sinistro: il tiro, deviato da Carlos Augusto, non viene letto né da Dumfries né da Sommer, e si infila beffardamente in porta. 1-0, incredibile.

Come incredibile è la risposta di Okoye sul colpo di testa di Lautaro, due minuti più tardi. Perché l'Inter va sotto, ma non arretra di un millimetro e anzi, con più rabbia, si getta in avanti. Tre minuti dal fischio d'inizio della ripresa e Carlos Augusto, in mischia, fa 1-1: tutto vanificato da un off-side, che cancella il pareggio. L'Inter spinge, l'Udinese è accorta e punta al contropiede sistematico. Ma la pressione è sempre maggiore e da un pallone giocato in area da Dimarco, Okoye travolge Thuram: rigore netto. Dal dischetto, Calhanoglu è gliaciale, come sempre: 1-1 e decimo gol in campionato per il turco, infallibile dagli 11 metri. Il rigore è incredibile per precisione e potenza: un destro incrociato che nemmeno il gigante Okoye può sfiorare.

Avanti, non c'è altra strada. Ma l'Udinese sa come ripartire: Mkhitaryan, con una giocata che vale un gol, si fa tutto il campo per chiudere la strada a Thauvin nell'area nerazzurra. Un prodigio difensivo manifesto della incredibile attitudine di tutti i nerazzurri. Inzaghi spinge sull'acceleratore: entrano Darmian e Frattesi, poi Sanchez per Calhanoglu e Buchanan. Infine Arnautovic. Inter a trazione anteriore, con Barella e Frattesi a centrocampo e Sanchez dietro le punte.

Tre volte al tiro: Frattesi si scalda, si inserisce, non viene fermato da un'Udinese che inizia ad accusare la fatica. Buchanan regala freschezza e imprevedibilità, l'assedio finale è un mix di palloni in area, un pizzico di confusione, qualche giallo (Pavard e Lautaro salteranno il Cagliari) e rincorse. Al quinto dei 7 minuti di recupero, però, la magia: Arnautovic di tacco innesca Lautaro, che calcia fortissimo rasoterra dal limite. Okoye compie l'ennesimo prodigio, la palla va sul palo. Poi c'è Frattesi. Il resto è sul tabellino: 23 tiri a 3, 77% di possesso palla, 3.34 di expected goals contro lo 0.08 dell'Udinese.

C'è solo l'Inter. Una squadra infinita.


UDINESE - INTER 1-2 | TABELLINO
Marcatori: 40' Samardzic (U), 55' rig. Calhanoglu (I), 95' Frattesi (I)

UDINESE (3-5-1-1): 40 Okoye; 31 Kristensen, 29 Bijol, 18 Perez; 19 Ehizibue (13 Joao Ferreira 62'), 6 Zarraga (32 Payero 70'), 11 Walace, 24 Samardzic (4 Lovric 62'; 2 Ebosele 82'), 12 Kamara (33 Zemura 70'); 37 Pereyra; 26 Thauvin.
A disposizione: 1 Silvestri, 93 Padelli, 7 Success, 16 Tikvic, 27 Kabasele, 30 Giannetti.
Allenatore: Gabriele Cioffi.

INTER (3-5-2): 1 Sommer; 28 Pavard, 15 Acerbi, 30 Carlos Augusto; 2 Dumfries (36 Darmian 68'), 23 Barella, 20 Calhanoglu (70 Sanchez 74'), 22 Mkhitaryan (16 Frattesi 68'), 32 Dimarco (17 Buchanan 81'); 9 Thuram (8 Arnautovic 81'), 10 Lautaro.
A disposizione: 12 Di Gennaro, 77 Audero, 5 Sensi, 14 Klaassen, 21 Asllani, 31 Bisseck, 50 Stankovic.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Ammoniti: Pereyra (U), Pavard (I), Lautaro (I).
Recupero: 3' - 7'.

Arbitro: Piccinini.
Assistenti: Vivenzi, Cecconi.
Quarto ufficiale: Baroni.
VAR: Serra.
Assistente VAR: Aureliano.


Fonte:
inter.it
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